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La sicurezza sul luogo di lavoro

Introduzione


Il tema della sicurezza sul posto di lavoro è sempre attuale, e, purtroppo, considerando le recenti notizie di cronaca, è un problema ancora irrisolto al giorno d’oggi. Allo stesso tempo è un problema abbastanza ostico su cui conviene porre chiarezza.


La cronaca recente


Negli ultimi giorni, si sta parlando spesso di Luana D’Orazio, la ragazza di 22 anni vittima di un terribile incidente sul lavoro in fabbrica in un’azienda tessile di Montemurlo, in provincia di Prato. L’autopsia ha stabilito che la giovane operaia è stata vittima di un politrauma fratturativo toraco-polmonare.

Luana è stata agganciata e stritolata dal macchinario, su cui lavorava, che in pochi istanti le ha compresso il torace e tutti gli organi interni, che sono collassati in pochi secondi portandola alla morte.

Le indagini proseguono per accertare le esatte dinamiche dell’incidente e bisognerà verificare se il macchinario in questione fosse fornito dell’apparecchiatura di sicurezza prevista per evitare simili tragedie.


Terminologia


In ogni lavoro vengono definite una serie di regole per lavorare in sicurezza, cioè ridurre al minimo la possibilità di infortuni: un oggetto può essere definito pericoloso se c’è una probabilità che si crea un danno, e tale probabilità si definisce rischio.

Il rischio può essere eliminabile, cioè si può usare un altro oggetto e non quello pericoloso o riducibile, quando il rischio non può essere eliminato ma, con opportune accortezze, ridotto.

Non sempre un datore di lavoro può eliminare o ridurre i danni: in tal caso si parlerà di danni ritenibile, quando se ne assume la responsabilità il datore di lavoro, o trasferibile, in questo caso si stipula un’assicurazione.

Se non si rispettano le normative di sicurezza gli operatori si possono danneggiare in maniera reversibile, ma addirittura irreversibile: spesso, ad esempio, si parla di malattie professionali, se l’ambiente o le modalità di lavoro alterano lo stato di salute.


Attori principali


Le principali figure che hanno il dovere di contribuire a rendere efficace la sicurezza sul lavoro in azienda sono:

• Datore di lavoro;

• Dirigente per la sicurezza;

• Preposto per la sicurezza;

• Responsabile del servizio prevenzione e protezione;

• Addetto al servizio prevenzione e protezione;

• Medico Competente;

• Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza;

• Lavoratore;

• Addetti alle emergenze (lotta antincendio e primo soccorso)


Si tratta di figure a cui il D.lgs 81 assegna compiti specifici proporzionati al loro grado di responsabilità e, soprattutto, al loro grado di formazione.


La normativa di riferimento per la sicurezza nei luoghi di lavoro, gli obblighi e le sanzioni


In passato le leggi che tutelavano i lavoratori erano molto frammentarie. Nel corso degli anni la normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori si è evoluta, perfezionandosi e determinandosi sempre di più, fino ad arrivare al Decreto Legislativo del 9 aprile 2008, n° 81, il cosiddetto Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro il quale ha sostituito, abrogato o assorbito tutte le normative precedenti. Si tratta dunque di un corpus unitario che punta semplificare e razionalizzare i diversi aspetti della materia, proponendo aggiornamenti e definendo con maggiore precisione principi, parametri, obblighi, responsabilità e sanzioni.

Gli obblighi sanciti dal Testo Unico si applicano in tutte le aziende in cui sia presente almeno un dipendente. Si applica a tutte le categorie di lavoratori o alle figure equiparabili, come:


• soci lavoratori di cooperativa o di società;

• tirocinanti;

• studenti impegnati nell'alternanza scuola-lavoro;

• partecipanti ai corsi di formazione professionale;

• volontari;

• lavoratori a progetto;

• lavoratori a chiamata;

• apprendisti.


Gli obblighi principali del datore di lavoro sono:


• effettuare la valutazione dei rischi e redigere l'apposito documento;

• assicurare la presenza di un servizio di prevenzione e protezione efficace;

• nominare le principali figure partecipi della sicurezza;

• programmare e assicurare il servizio di sorveglianza sanitaria;

• provvedere alla fornitura dispositivi di protezione individuale e collettiva;

• provvedere alla formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza in base al loro ruolo e al loro grado di responsabilità, cioè i corsi di formazione:

o I corsi devono tenersi in orario di lavoro e il loro costo non deve gravare sul lavoratore.

o Il contenuto, la durata e gli argomenti trattati variano in funzione del grado di responsabilità, dei compiti che quella figura deve svolgere e, soprattutto, variano in base al livello di rischio presente in azienda.

Per trasgressioni, mancanze o inadempienze sono previste delle sanzioni in capo al datore di lavoro.



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